Siamo Ovunque

14 dicembre ore 18:00
 
𝗦𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗢𝗩𝗨𝗡𝗤𝗨𝗘
Uno spettacolo di prosa, un atto teatrale che nasce dove finiscono le etichette e comincia l’urgenza di dire le cose come stanno.
Chiudete gli occhi. Apriteli e siete al 𝘗𝘶𝘭𝘴𝘦, un club di Orlando, la notte del 12 giugno 2016. 𝘓𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘨𝘦.
𝙎𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙊𝙫𝙪𝙣𝙦𝙪𝙚 non si concentra sui fatti accaduti in quella orribile notte, ma di ciò che è accaduto 𝙙𝙤𝙥𝙤, quando i giornali hanno scritto “𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲”, come se esistessero morti di serie A e di serie B.
Come se 𝗹’𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 potesse essere considerato 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝘁𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗮 di rischio.
Da questa frattura nasce il racconto: un viaggio che mette al centro l’umanità di chi ha visto la propria vita diventare bersaglio del pregiudizio.
Antonio Anzilotti De Nitto porta in scena la drammaturgia di Federica Cucco con una domanda tanto semplice quanto urgente: 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗼?
Tra le pagine del testo scorrono le ombre e le luci di Marsha P. Johnson, l’Orlando di Virginia Woolf, la storia di Malika Chalhy, e tutte quelle esistenze che ogni giorno devono negoziare la propria libertà con un mondo che fatica ancora a chiamare “normale” ciò che normale è sempre stato.
Non è teatro civile. È 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼: quello che ti guarda dritto negli occhi, che non arretra, che non permette allo spettatore di sfilarsi dal proprio ruolo. È un invito a riconoscersi, a scoprire che, alla fine, così diversi non lo siamo mai stati.
Lo spettacolo ha ricevuto una 𝙈𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙎𝙥𝙚𝙘𝙞𝙖𝙡𝙚 𝘾𝙖𝙧𝙡𝙤 𝘼𝙣𝙣𝙤𝙣𝙞 al Piccolo Teatro di Milano ed è vincitore del 𝙈𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧 𝘾𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙏𝙚𝙖𝙩𝙧𝙖𝙡𝙚 alla X Edizione del Teatro San Prospero.
Regia e interpretazione di Antonio Anzilotti De Nitto. Drammaturgia di Federica Cucco.
 
 

Siamo ovunque

Anzilotti

Una produzione
Antonio de Nitto Anzilotti

Domenica 14 dicembre
2025
ore 18:00

drammaturgia: Federica Cucco

regia e interpretazione: Antonio Anzilotti De Nitto 

.Più che liberatrici, due che sono salvate a vicenda. E diventiamo un corpo fatto di 10, 100, 1000 pugni chiusi che non hanno paura delle botte, della polizia, di perdere tutto.

Siamo ovunque è uno spettacolo che racconta il desiderio di vite semplici, il cui orientamento sessuale ha incontrato l’odio e l’ignoranza del mondo.

Parla della battaglia per il diritto all’uguaglianza e all’amore, contro la discriminazione e la speranza verso un mondo che deve essere migliore di così.

Il progetto di scrittura nasce dopo il terribile attentato avvenuto ad Orlando in Florida; in un locale il “Pulse” dove hanno perso la vita 49 persone mentre 53 resteranno gravemente ferite.

Aldilà del fatto in sé, la rabbia e la frustrazione più grande è stata vedere come i giornali e i tabloid hanno etichettato l’avvenimento: “attentato di genere”.

Come se fosse più determinante quell’aspetto che la morte di persone e il dolore di famiglie colpite da un lutto così violento.

Anche nella morte è subentrato prepotentemente il concetto di genere, come distinguo, come un livello di gravità differente.

Da tutto questo nasce la scrittura di Siamo Ovunque, dove l’aspetto umano è il centro del racconto: storie di uomini e donne senza etichetta, dove l’amore, la
rabbia, lo spirito di rivalsa e la tenerezza si intrecciano con una realtà che non
accetta, che punta il dito, che uccide.
Il teatro che ci permette di giocare con il corpo e la voce, ha permesso all’attore di
non definirsi scenicamente, di superare il suo aspetto, permettendo alla parola di diventare protagonista.

Diversi sono gli spunti che hanno influenzato ed ispirato questa scrittura:
The Death and Life of Marsha P. Johnson documentario su una figura cardine per la nascita del movimento Pride e i moti di Stone Wall.• Orlando di Virginia Wolf, dove la sessualità è un gioco fluido, dove il confine è un limite e non una
definizione
• 13 novembre: Attacco a Parigi documentario sugli attentati di Parigi, e Bataclan che ricorda molto le dinamiche dell’attentato di Orlando
L’episodio di Malika Chalhy, ventiduenne originaria di Castelfiorentino, in provincia di Firenze.
Nel 2021 Malika fu cacciata da casa dalla sua famiglia perché aveva confessato di amare una  donna. 


Basta leggere il giornale e scrollare il telefono per accorgersi che ogni giorno la comunità LGBTQIA+ combatte con pregiudizi che rallentano il progresso, che affossano l’argomento cardine del PRIDE stesso: l’orgoglio, la libertà di essere liberi, di poter amare senza paura, di non doversi guardare intorno prima di scambiarsi un bacio.


“Siamo ovunque” porta in scena la normalità, intesa come luogo dove conoscere il diverso (da me) e accorgersi che tanto diversi non siamo

PREMI, SELEZIONI, MENZIONI
Testo selezionato concorso IN SCENA Italian Theater Festival NY

Menzione speciale Carlo Annoni, Piccolo Teatro di Milano

Miglior corto teatrale X edizione Teatro San Prospero, R. E.


Semifinalista Premio Dante Cappelletti, Roma


RECENSIONE Visionari 2025: POLIS Teatro Festival Ravenna:
“Interpretazione espressiva. Il contenuto è tra i più attuali e coinvolge tutta la cultura occidentale
senza confini.


La non accettazione dell’altro determina esclusione, che induce disadattamento e odio.


La vicinanza visiva con il protagonista è un incontro di occhi e di cuore, che trasporta lo spettatore nel pathos della trama, quasi come a viverla accanto a chi la sta raccontando. Nessuna parola può sfuggire e subito le immagini narrate appaiono vivide e dolorose nella loro verità. Un viaggio negli abissi dell’animo umano contemporaneo”

 

 

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