Il meglio deve ancora venire

Al centro di tutto c’è l’amicizia: quella forza “eterna” che rende sopportabili i drammi, ridimensiona le tragedie e ci ricorda che, accanto a un amico, anche la fine può trasformarsi in un’avventura degna di essere vissuta.

Questa commedia mette in scena padri e figli, ricchi e scapestrati, convenzioni sociali e pregiudizi pronti a essere scardinati. Non ci sono etichette che tengano: la storia celebra la libertà di essere sé stessi, senza obbedire al rigido codice del “politicamente corretto”.

Arthur e César, compagni di collegio e amici da una vita, incarnano alla perfezione l’arte di essere diversi ma inseparabili.

Arthur è un medico scrupoloso, votato alle regole e alla precisione. César, al contrario, è un vulcano di caos e leggerezza, appena travolto da una bancarotta.

Quando un clamoroso equivoco li convince di essere entrambi condannati, ha inizio una sfida irresistibile: esaudire i desideri dell’altro prima che sia troppo tardi.

Ne nasce una corsa contro il tempo, un duello di follia e di affetto, un’avventura fatta di libertà, ironia e verità.

Perché se è vero che il futuro appartiene a nessuno, è altrettanto vero che il meglio deve ancora venire.