Strega Grimilde e la Luna Gialla, una festa che risveglia la magia di una comunità

Fiaba brillante, burattini tradizionali e un racconto che parla di accoglienza

Nella luminosa contea di Robilante, ogni luna gialla risveglia la gioia della festa: balli, canti, dolciumi e le immancabili marachelle di Arlecchino, Fagiolino, Sandrone e Brighella, custodi del buonumore del villaggio. Ma appena oltre i confini di quel mondo spensierato, su una collina che fuma di mistero, vive Grimilde: un tempo maestra di canti popolari, oggi fattucchiera solitaria in cerca di un posto da cui si sente esclusa da troppo tempo.

Il desiderio di tornare a far parte della sua comunità la spinge a inganni buffi e maldestri, fino a trasformarsi nella bellissima Carolina. Ogni volta, però, i burattini-eroi smascherano le sue magie con astuzia e coraggio, finché l’arrivo del mago Salombrone non ribalta la storia e apre la via allo scontro finale.

Eppure, il cuore della fiaba non è la vittoria. È la possibilità di ricominciare.
Quando Grimilde lascia emergere la sua tristezza, Fagiolino e Sandrone non la respingono: le offrono una porta che nessun incantesimo avrebbe potuto forzare, quella dell’accoglienza e della comunità. Così l’ultimo incanto non è un sortilegio, ma un cielo che si accende di fuochi d’artificio.

Strega Grimilde e la Luna Gialla” è uno spettacolo di teatro di figura con burattini a guanto della tradizione, in cui fantasia e commedia popolare si intrecciano con ritmo scoppiettante e un tocco di poetica umanità.
La regia è di Ronnie Guasti, che guida il pubblico in una fiaba vivace e luminosa, capace di far sorridere e allo stesso tempo avvicinare grandi e piccoli al valore dell’inclusione.